Vita da Blogger: Cosa c’è davvero dietro ad un beauty blog?

Come vi avevo anticipato nel post sugli obiettivi che volevo pormi per il blog quest’anno, c’era quello di affrontare alcune tematiche relative al mondo del blogging. Non che siano proprio i primi post del genere che faccio, ma avendo accumulato una maggiore esperienza da blogger, credo di avere le idee un po’ più chiare. Oggi parliamo della vita da blogger, cioè cosa c’è davvero dietro ad un beauty blog. Mi limito al beauty blog, perché il beauty qui è la tematica principale appunto.

Da quel che si legge e sente in giro, noi beauty blogger non facciamo niente dalla mattina alla sera, scattiamo qualche foto, scriviamo due righe e siamo tutte/i accattone/i. Per non parlare della vita mondana e degli eventi che frequentiamo e in cui riceviamo prodotti aggratisss e delle case e vite perfette che abbiamo… Ecco, mio caro lettore che non hai mai aperto un blog e non hai la minima idea di come funzioni questo mondo, ma nonostante ciò la pensi comunque come sopra, questo post serve a farti aprire gli occhi.

Cos’è un blogger?

Partiamo dal presupposto che spesso la gente confonde la figura dell’influencer con quella del/la blogger e viceversa. Per cui sfatiamo il primo mito. Gli influencer sono utenti con migliaia o milioni di seguaci sparsi sui vari social network, possono essere anche YouTuber, avere un sito, ma in genere hanno quasi sempre un blog su cui scrivono gli articoli che poi condividono sui vari canali. Quindi l’influencer può avere anche un blog, ma non per forza. I blogger invece, sono coloro che possiedono e gestiscono appunto un blog, senza di esso non sussiste la figura del blogger. Per cui, se su qualche social incappate in qualcuno che nella propria bio, dichiara “Blog personale”, ma poi non gestisce alcun blog, sappiate che quello non è un blogger. Semplicemente è qualcuno che probabilmente non sa (o fa finta di non sapere) cosa sia un blog. 

Ma non finisce qui. Perché ci sono blogger e blogger, divisibili per categoria tematica (beauty, fashion, travel e così via), ma anche per professionalità. Ci sono blogger appena nati che scrivono puramente per passione, chi per cercare di arraffare roba di qualsiasi tipo e recensirla penalizzando poi tutta la categoria, ma ci sono anche quelli che ne fanno un lavoro e ci campano. Nel mio caso, non posso ritenermi una beauty blogger di professione, anche se mi piacerebbe molto, ma neanche una pivella alle prime armi. Qualcosina me la guadagno anche io con qualche campagna pubblicitaria (sempre comunicata) e con i banner pubblicitari di AdSense, ma comunque non mi permettono di viverci. Ma ora passiamo alla pratica.

La gestione del blog

In primis gestire un blog non è affatto semplice. O meglio, se avete dimestichezza con il computer e un po’ di informatica non è difficilissimo, ma ci sono tante cose da valutare. Un utente qualsiasi vede un sito già pronto e pensa che ci sia qualcuno che l’ha costruito e la/il beauty blogger si limiti a scattare le foto e scrivere articoli. Sbagliato! Buona parte dei blog di gente che non vive di blogging, sono personalizzati dal blogger e quando non è così ci si fa aiutare da un amico che ne sa più di noi o da un tecnico, cacciando anche i soldini di tasca propria. E nella personalizzazione non conta solo la testata, ma cose come rendere il blog scorrevole per l’utente, non caricarlo di cose inutili, personalizzare il menù per facilitarne la consultazione, occuparsi della cookie e della privicy policy.

Oltre all’aspetto del blog, per gestirlo al meglio e cercare di scrivere contenuti di qualità che vengano indicizzati tra i primi nei motori di ricerca, bisogna studiare il pubblico del blog. Capire chi è il proprio pubblico, se ciò che si scrive può interessare, valutare quali sono le chiavi di ricerca che conducono il lettore al proprio blog, quanto tempo sosta il lettore e vi discorrendo. E queste non sono cose che vi insegnano a scuola, ma cose che si imparano man mano con l’esperienza e informandosi costantemente. In tutto questo, bisogna anche eliminare i commenti spam che arrivano, approvare quelli non spam e rispondere. Sì, rispondere. Non ha senso inserire l’opzione commenti se poi, il blogger non si degna di rispondere neanche dopo mesi a quel commento… Tanto vale non inserirla.

Creazione di contenuti

Che sia una recensione, un look da proporre, un post di confronto, tutto parte dalle idee. Visto e considerato che ormai in tanti/e si improvvisano blogger, influencer e beauty guru è difficile proporre contenuti totalmente nuovi. A questo punto è fondamentale farsi venire delle idee, pianificare i tipi di contenuti che si vogliono generare e con quale cadenza. Superato questo scoglio, ci si mette all’opera. Ci si imbratta le braccia per fare gli swatch, la faccia per proporre dei look, si creano delle ambientazioni che rendano gradevoli le foto degli oggetti. E solo dopo si procede a scattare un bel po’ di foto, di cui poi l’utente vedrà una minima parte. E non crediate che sia una cosa semplice, perché se si hanno pochi strumenti a disposizione, in primis la luce giusta, fare foto decenti risulta difficile.

Le foto in questione, vengono poi attentamente selezionate, editate per aggiungere watermark e correggere eventuali problemi di bilanciamento del bianco e di luminosità. La fase successiva è quella di stesura dei vari articoli, ovviamente dopo aver provato adeguatamente (e non dopo due test), i prodotti di cui si andrà a parlare. La fase di prova è fondamentale, sia perché si possono comunicare anche le prime impressioni sui social o sul blog, sia perché bisogna prestare attenzione a come reagiscono i prodotti con noi, prendere nota di come si comportano e solo poi darne un’opinione completa. Ciò vuol dire ad esempio, che se sto provando dei nuovi ombretti, non posso metterli la mattina sulla palpebra e vedere direttamente a fine giornata se sono nelle pieghe o no, ma devo controllarlo periodicamente per dare delle tempistiche quanto più precise.

Quando poi si va a scrivere, bisogna cercare di scrivere in italiano corretto, in modo chiaro, esprimendo il proprio parere in maniera garbata e motivata. Non esiste dire “Questo prodotto fa schifo, non compratelo”, se mai “Non mi sono trovata bene con questo prodotto perché…”.

Condivisione social

Per far sì che i propri articoli vengano letti, è necessario che questi vengano condivisi. I social ci vengono quindi in aiuto, ma anche in quel caso è necessaria una programmazione perché la cosa abbia senso. E la programmazione non è possibile giorno per giorno, ma quanto meno settimanale o addirittura mensile. Peraltro i vari social hanno linguaggio e funzionamento differenti. Anche qui bisogna capire quando il proprio pubblico è più attivo, come incuriosirlo e renderlo partecipe. Anche le immagini e i testi devono variare da social a social, proprio perché la stessa immagine non funzionerà allo stesso modo su Pinterest e su Instagram. Ah, senza contare che c’è gente che crea notifiche push (come la sottoscritta) e chi crea newsletter periodiche o per ogni post, in modo che i post siano visibili anche a chi non ha i social.

La questione delle collaborazioni

Questa è una questione che preferirei approfondire in un post a parte, perché ce ne sarebbe da dire e non voglio che questo post diventi la nuova Divina Commedia. Per farla breve: un/a blogger non è per forza un/’ accattone/a. Sì, molte collaborano (compresa la sottoscritta), ma non tutte collaborano allo stesso modo e con la stessa frequenza. Chi fa questo lavoro con onestà (anche se non ci campa, ma c’è sempre un bel lavoro dietro), vi dirà sempre quando sta facendo una collaborazione, se quella collaborazione è sponsorizzata (cioè a pagamento) e vi parlerà del prodotto cercando di essere quanto più obiettivo/a possibile. Certo, ci sono anche quei soggetti che un giorno parlano di trucchi ed il giorno dopo della scopa elettrica o quelli che diranno sempre che è tutto bello e ottimo, se fa parte di una collaborazione.

Ciò però, non vuol dire che lo siano tutti i rappresentanti della categoria. Ci sono blogger che decidono volontariamente di non collaborare con alcuni brand, proprio per questione di libertà d’espressione della propria opinione. Io stessa, e so per cero molte altre colleghe, ho rifiutato collaborazioni per questioni di scarsa chiarezza o per “imposizioni”. Non che io ne riceva a bizzeffe, ma alcune le ho volutamente evitate.

La vita meravigliosa

Eh sì, noi beauty blogger abbiamo un’amazing life e ogni giorno andiamo ad un big event. Decisamente no. Il più delle volte, abbiamo una casa normale, dove non regna la perfezione e non tutti/e possediamo delle fantasmagoriche postazioni ufficio/trucco. E quando scriviamo gli articoli, il più delle volte abbiamo il mollettone, gli occhiali ed il pigiama.


In questo post ho voluto mettervi in luce solo alcune delle tante cose che vengono fatte giornalmente da noi beauty blogger. Qualcuno potrebbe dire comunque “Eh capirai…“. Certo, non fosse che nella maggior parte dei casi, tutto questo viene affiancato ad un altro lavoro o all’università. Per cui quando dite o sentite dire che noi blogger non facciamo nulla, che siamo accattone, contate fino a 10 e ragionate un attimino prima di sputare sentenze.

E voi cosa pensate dei/lle beauty blogger? Se siete altri blogger vi ritrovate nelle mie parole? Mi piacerebbe davvero sapere la vostra in merito 😉

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15 Risposte a “Vita da Blogger: Cosa c’è davvero dietro ad un beauty blog?”

  1. È veramente un bellissimo articolo. Hai descritto in modo chiaro e sincero questo lavoro. Ho aperto da poco il mio Blog e mi ritrovo molto nelle tue parole anche se sono agli inizi. Dietro ad ogni articolo c’è tantissimo lavoro e magari le persone all’esterno non se ne accorgono e pensano che sia tutto semplice. Ci vuole molta passione e impegno per portare avanti un Blog.
    Complimenti per il post 😊

    1. Ciao! Ti ringrazio e mi scuso per il ritardo nella risposta che ti ho dato, ma ultimamente sono molto incasinata. Purtroppo solo chi sta dietro ad un blog si rende conto davvero del tempo che ci vuole per creare contenuti di qualità.
      In bocca al lupo per la tua esperienza 😉

  2. Condivido pienamente tutto quello che hai scritto Ile.
    La tua analisi è precisa e puntuale, degna di chi nel suo blog ci mette tanta passione!
    Un bacione

  3. Ciao Ilenia, da questo tuo articolo si evince che ormai di esperienza ne hai tanta. Offri un’analisi attenta e dettagliata e sono d’accordo con te su molti punti. A me infastidisce quando definiscono blogger chi un blog non ce l’ha affatto a ha “solo” dei profili social seguitissimi. Non non c’entrano nulla con noi che ci smazziamo e stiamo ore dietro un articolo.
    La vita del blogger è tutt’altro che soddisfacente dal punto di vista delle entrate, a volte si spende per hosting e autopromozione più di quanto si guadagna. Proprio per questo io non accetto più collaborazioni in cui l’unica cosa che mi entra è un prodotto (a meno che non sia qualcosa che costi anche centinaia di euro e desidero da tempo). Chiedo moneta, spudoratamente. Con lo stesso zero pudore che hanno agenzie e co. quando mi chiedono un articolo praticamente a gratis, perchè il mio blog non è un cartellone pubblicitario dove chiunque in cambio del nulla può usarlo per rendersi visibile.
    Purtroppo non posso definirlo un lavoro perchè non ci campo, ma ci metto comunque tantissimo impegno proprio perchè voglio farlo diventare un lavoro vero e proprio. Per il momento è un piacevole hobby grazie al quale ogni tanto posso togliermi qualche sfizio.
    E’ difficile restare in piedi, ma son convinta che chi non molla prima o poi le sue soddisfazioni se le prenderà. In bocca al lupo a me, te e a tutte noi che crediamo in questa passione.

    1. Ciao Folletta 😀
      Diciamo che non ne ho quanto te, ma ormai 4 anni di blogging si fanno sentire abbastanza. Quello urta tantissimo anche me. Come fai a definirti blogger se un blog non ce l’hai?! Oltre al fatto che anche le eventuali recensioni sui social si perdono nei meandri dei millemila post che vengono pubblicati ogni giorno. Invece una recensione ben scritta e indicizzata rimarrà per anni tra i risultati di ricerca.
      Vero. Io ad oggi non ho mai fatto sponsorizzazioni su fb ed ig (tranne quando fb mi ha regalato un coupon da 30€), proprio perché praticamente con il blog i guadagni sono minimi. A questo punto preferisco spendere i soldi per cose di cui posso parlare anche sul blog.
      Diciamo che molte aziende marciano sul fatto che se tanto tu ti rifiuti di parlarne gratuitamente, ci sarà sempre qualcun’altro/a disposta a farlo gratuitamente. E finché sarà così, le cose non cambieranno con facilità.
      Grazie ed un in bocca al lupo gigante anche a te <3

  4. Ciao! Devo dirti che mi ritrovo perfettamente nelle tue parole…Tra l’altro in questo momento sono proprio col pigiama e gli occhiali mentre organizzo i post ahaha .
    Mi è capitato spesso di sentire dire da alcune persone che i blog son morti, che non li legge nessuno, che non c’è grande fatica a crearli etc… Ho cercato di contare fino a mille ma davvero le persone non capiscono che c’è tanto dietro… dalle foto, alla scelta dei contenuti, alle recensioni… Insomma è un gran bel lavoro che prende anche molto tempo anche solo per scrivere un post ed editare le foto. Non è un lavoro che si svolge in cinque minuti ma che richiede davvero ore!!!
    Io non ho grandi mezzi per scattare foto decenti e spesso devo rifarle anche più di una volta aspettando anche la luce giusta che non sempre c’è!!! Non ti dico a volte la demoralizzazione ma spero di trovare una soluzione cosi da non uscirne pazza ihihhi.
    Altra cosa fastidiosa che sento dire è che le blogger sono delle accattone perchè non sempre è così…ovvio che gli esemplari ci sono ma ci sono anche le blogger serie che sanno valutare bene le collaborazioni e anche che si rifiutano! A me è capitato di rifiutarne diverse perchè non in linea con quello di cui parlo ma anche perchè alcune hanno richieste strane o esigenze troppo restrittive. Riguardo alle collaborazioni son molto curiosa di sapere cosa ne pensi perchè è un’argomento dove c’è molto da dire e dove scriverei anche io un bel capitolo perchè alcune cose mi danno parecchio fastidio!
    Complimenti per il post e spero di leggerne altri! Un grosso bacione

    1. Ciao bella 😀
      Guarda a dire la verità a me è capitato di sentir dire anche a molte blogger che i blog sono morti e la cosa non mi è mai piaciuta. E’ semplicemente cambiata la modalità in cui gli utenti ne usufruiscono, ma ho intenzione di scrivere un post anche su questo 😉
      Esatto: solo la preparazione di un articolo, porta via dalle 2 alle 4-5 ore. Guarda per quanto riguarda le collaborazioni sarà un post piuttosto lungo anche in quel caso, perché vorrei cercare di essere quanto più esaustiva possibile, per cui sarà tosta!
      Un bacione a te <3

  5. Sono totalmente d’accordo con tutto. E possiamo anche dire che coloro che riescono a campare di blogging sono davvero pochi, e anche Youtube, a meno che non si abbia un canale grande, non è una fonte stabile di guadagno. Insomma non è una vita perfetta, c’è tanto lavoro, e quello che purtroppo non si capisce è che una collaborazione, a volte, è un aiuto per chi si fa strada. Certo, bisogna saper scegliere, ma aiutano a fare un passo avanti, oltre ad essere un bel riconoscimento. Aspetto il tuo approfondimento su questo aspetto! 😀

    1. Ciao Pier!
      Esattamente così. In Italia soprattutto, vivere di questo è pressoché impossibile a meno che, come dicevi tu, non si abbia un pubblico molto grande. E resta comunque una fonte non stabile di guadagno. Bisogna essere super organizzati e capaci per mantenere i guadagni mensilmente. C’è tantissimo lavoro dietro. Giusto oggi ad esempio ho dovuto riaggiornare la cookie & privacy policy, che è una bella gatta da pelare. Sfido chi non faccia l’informatico per mestiere e non sappia come si gestisce un blog ad occuparsi di cose del genere. E si può dire che io con Iubenda sono abbastanza tranquilla perché il meccanismo è semplice.

      Per la questione collaborazioni c’è tanto di cui parlare, anche perché è sì un aiuto per chi si fa strada, come è un aiuto per le aziende che ne traggono pubblicità spesso gratuitamente. Guarda ho giusto un po’ di paura che con il mio parere, potrei attirarmi dei pareri non proprio felici, in merito alle collaborazioni. E’ un campo un po’ ostico, ma voglio appunto sdoganare un po’ di tabù.

  6. Io ho attraversato un periodo nel quale non volevo far parola del mio blog, guai se lo sapeva qualcuno.
    Al momento sono in una fase “I don’t give a…” eccetera eccetera, molte mie amiche l’hanno scoperto da instagram, alcune mi hanno tirato la frecciatina perche LUSH mi invita agli eventi. Però è una mia passione e nonostante ci sia, come hai ben detto tu, tutto un lavoro dietro non voglio di certo farmi rovinare la festa da certi soggetti.
    Detto ciò mi ritrovo molto nelle tue parole e alle volte mi arrabbio quasi quando vedo prodotti inviati alla qualunque quando poi la persona in questione:
    a) non ne parla, ci fa solo due foto e bonci.
    b) se ne parla sono 2 righe con swatch bui e sgranati.
    E no, non è invidia, perchè non sto dicendo perchè a tizia sì e a me no, dico solo che ci sono tante altre persone meritevoli anche talentuose e purtroppo ancora, nel mondo del blogging italiano (un po’ arretrato rispetto a quello estero a mio parere, a livello qualitativo e di contenuti) c’è questa massimizzazione di attenzione ai numeri da parte di aziende, agenzie ecc.
    Poi i social, come avevamo già parlato su IG con questi algoritmi sono sempre peggio, poche interazioni e poca possibilità di farsi conoscere :/

    Anche la mia divina commedia l’ho finita Ile! ;D Complimenti nuovamente per il post, continuo a dire che mi piace molto questa tipologia!

    1. Ciao Vale!
      Posso dirti che per me è la stessa identica cosa. Pensa che mio padre ha scoperto che io gestisco un blog solo ieri XD Io evitavo di dirlo proprio perché la gente potrebbe non capire e io finirei per farmi il sangue amaro per persone che non lo meritano. Ultimamente ne parlo un po’ più apertamente perché sono entrata anche io nella fase “I don’t give a…”. Sarà che i 30 sono dietro l’angolo?!
      Quello fa un po’ rabbia anche a me, ma appunto come dici tu, non perché a lei/lui sì e a me no, ma semplicemente perché ci sono tante altre persone che si comportano in modo decisamente più professionale.
      Guarda la tua divina commedia è più che apprezzata 😀
      Grazie di nuovo! Sono troppo contenta che vi piaccia questo genere di contenuti. Credevo potesse essere un flop, invece state apprezzando e mi fa tanto piacere *_*

  7. Mi ritrovo tanto nelle tue parole. A volte per pubblicare una foto o un articolo ci metto gli anni e spesso chi le vede o li legge non sa minimamente il lavoro che c’è dietro! Negli anni sono sicuramente migliorata sia nella gestione del blog in sé che nella qualità dei contenuti e spero di continuare a farlo. Mi sono ripromessa per questo 2019 di essere più regolare nella pubblicazione e aggiungere qualche novità! Staremo a vedere :-*
    P.s. mi piacciono molto queste tematiche!

    1. Ciao Cri!
      Esatto, già la sola stesura dell’articolo porta via 1-2 ore, escludendo la preparazione delle foto. Anche io negli anni sento di essere migliorata e come te, spero di continuare a migliorarmi il più possibile.
      Sono contenta che questi temi vi piacciano *_*

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